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Il Jester
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Gutenberg. Il punto sul nuovo editor WordPress

Con la versione 5.0 di WordPress (ormai imminente) verrà probabilmente reso di default il nuovo editor Gutenberg. Personalmente, incuriosito, l’ho provato in anteprima, installando il relativo plugin, e devo dire che non sono rimasto affatto soddisfatto e prevedo notevoli problemi di adattamento per chi è abituato a utilizzare il comodo editor Tinymce.

In generale, confermo le critiche che sono state fatte nei vari blog che si occupano di WordPress. Il nuovo editor, basato sui blocchi, e dunque su un approccio completamente differente rispetto all’editor tradizionale, è caotico e scarsamente gestibile nelle dinamiche che gestiscono le sue funzionalità. Inoltre, non è ancora ben chiaro come dovranno essere gestiti i metabox, che seppure funzionano anche con il nuovo editor (non tutti a quanto pare), in alcuni casi creano effetti bizzarri nel layout.

A mio modesto avviso, il team di WordPress sta facendo un grossolano errore, nell’imporre Gutenberg come editor di default. Sarebbe stato più opportuno che il nuovo editor venisse proposto come un’alternativa all’editor tradizionale. La scelta avrebbe dovuto spettare all’utente finale: utilizzare Gutenberg oppure l’editor classico, supportandoli entrambi.

Ma il fatto stesso che WordPress 5.0 non sia ancora stato rilasciato, forse suggerisce che gli sviluppatori WordPress stiano prendendo tempo (in realtà già preso, visto che Gutenberg avrebbe dovuto essere rilasciato già da qualche mese) per cercare quanto meno di correggere i bug e le eventuali distorsioni e le scomodità legate al nuovo editor, anche se nelle discussioni relative al rilascio di WP 5, emerge inequivocabile la necessità di adattare WordPress all’imminente rilascio di PHP 7.3. Dunque è probabile che nell’immediatezza, verrà rilasciata una release intermedia (la 4.9.9), e forse a fine 2018 (tra novembre e dicembre) la major relase.

In ogni caso, da quanto emerge dalle discussioni negli ambienti di sviluppo WordPress, non sembra ci siano passi indietro rispetto all’implementazione di default di Gutenberg, anche perché esso rappresenterà un’occasione per fare nuovo business, attraverso i blocchi premium, implementabili per mezzo degli shortcode.

Comunque, non disperiamo. Per chi non volesse utilizzare il nuovo editor, c’è sempre la possibilità – tramite plugin – di utilizzare il vecchio e attuale editor TinyMCE. Il problema si pone alla fine solo per gli sviluppatori di temi e plugin, che dovranno fare i conti con la nuova architettura per sviluppare i loro script.

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