WordPress è notevolmente cambiato. Per quanto mi riguarda, in peggio. Dalla versione 5.0 ha introdotto il sistema a blocchi, primariamente nell’editor dei post (Gutenberg) e ora anche nello sviluppo dei temi. Una rivoluzione che però, a una prima occhiata, getta ulteriore confusione e complicazioni nella produttività dei siti web e nello sviluppo dei temi. Il sistema a blocchi, infatti, avendo la finalità di permettere all’utente la massima personalizzazione sia dei temi e sia delle pagine dei contenuti, introduce dei meccanismi che permettono l’iniezione diretta di html vario e variegato tramite editor (theme.json). Un sistema che, se apparentemente, sembra aprire a infinite personalizzazioni, nel lungo periodo non farà altro che banalizzare lo sviluppo e creare ambienti strutturalmente deboli, effimeri, caotici e disordinati, non legati da una certa coerenza di stile e programmazione.
Ma WordPress non dovrebbe creare confusione o dare la pappa pronta a chi non mastica di PHP e CSS, perché questi possa fare (o credere di poter fare) quello che normalmente fa uno sviluppatore che fa questo di mestiere. WordPress dovrebbe semplicemente offrire una confortevole e semplice piattaforma per i contenuti (blog, videoblog, fotografia ecc.), lasciando la parte dello sviluppo non all’utente finale, ma allo sviluppatore. Che poi questi due possano in alcuni casi confondersi (come nel caso del sottoscritto) è un discorso diverso. Ma fare in modo che anche chi non abbia dimisticchezza con il design, con lo sviluppo, possa mettere le mani sulla struttura dei temi, magari in modo non coerente, non mi pare una buona filosofia; anzi mi pare proprio una cattiva filosofia, perché trasmette un messaggio sbagliato e costringe l’utente finale a fare cose che in realtà non dovrebbe fare.
Fortunatamente per noi e per voi, WordPress resiste nella sua semplicità e nella sua coerenza nel suo fork più interessante: ClassicPress, che io vivamente consiglio a tutti quelli che non amano le versioni WordPress dalla versione 5.0. ClassicPress è basato sulla versione di WordPress 4.9. Dunque niente blocchi nell’editor dei post e niente blocchi nei temi. E’ il vecchio e caro WordPress. Quello che ci siamo lasciati alle spalle dopo la svolta verso i deliranti blocchi.
ClassicPress è rappresentato da una comunità relativamente giovane, di sviluppatori e utenti che hanno deciso di non proseguire la loro esperienza con WordPress, perché – giustamente – la ritengono non più in linea con la filosofia delle origini e perché con i blocchi, WordPress ha perso la sua semplicità intrinseca per sposare una semplicità estrinseca, decisamente effimera e frustrante. Gli stessi miei blog non usano più WordPress (compreso questo), ma usano ClassicPress, per quanto io prosegua nello sviluppo di plugin e temi che siano compatibili con WordPress (il mio ultimo tema, AnaLog, infatti è pubblicato sulla directory dei temi WordPress, benché sia stato disegnato su ClassicPress), o almeno finché WordPress non si allontanerà troppo dal mio modo di sviluppare da farmi perdere l’interesse a fare qualcosa anche per esso.
Se volete proseguire con il nuovo WordPress, fate pure. Se il vostro obiettivo è la manipolazione completa dell’aspetto, che però rischia di perdere coerenza, se volete perdervi nelle opzioni confusionarie del nuovo editor dei temi, pensando di aver fatto un grande affare, beh… auguri. Vi servirà parecchia pazienza e molto tempo per personalizzare il vostro sito; tempo che sottrarrete alla produttività. Ma se volete concentrarvi sui contenuti, lasciando ad altri la strutturazione e il design, create su basi solide, senza rischi di cambiamenti repentini e modifiche non volute, ClassicPress non può che essere la scelta migliore. Per me lo è di certo.
Come ottenere ClassicPress (v. 1.4.1): pagina del download
Community ClassicPress: forum
Se sei uno sviluppatore e vuoi contribuire a ClassicPress (c’è grande richiesta per lo sviluppo del core), rivolgiti alla communità.
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